Come difendersi dalla processionaria del pino 

Con l’arrivo della bella stagione iniziamo a mettere lo zaino in spalla e ad assaporare il piacere delle gite in campagna, tra i boschi, in pineta. Proprio qui però si nasconde un pericolo che i più ignorano: la processionaria. Si tratta di un lepidottero, appartenente alla famiglia dei Notodontidi, che allo stato larvale provoca danni defogliando in particolare i pini. Il nome di processionaria deriva proprio dall’abitudine di questi bruchi di spostarsi sempre in fila indiana, formando una vera e propria processione.

Come difendersi dalla processionaria  del pino? La lotta alla processionaria del pino è resa obbligatoria in Italia ad opera del Decreto Ministeriale 30/10/2007 “Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa”.  Normalmente la forestale interviene con azioni di disinfestazione per cercare di arginare la proliferazione di questo bruco che crea anche numerosi danni a livello ambienta defogliando in modo importante diverse pinete e boschi.

Se ti accorgi di avere la processionaria nei dintorni di casa tua devi chiamare una ditta di disinfestazioni seria e professionale, non devi perdere tempo perché i danni potrebbero essere irreversibili. Quando la processionaria è allo stato larvale la migliore tecnica di lotta è quella di tipo meccanico: i rami infestati dai nidi devono essere asportati e distrutti immediatamente con mezzi e modalità idonee, possibilmente da personale specializzato in manutenzione verde e/o disinfestazione. Il periodo migliore per l’intervento preventivo è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, prima che le larve escano dai nidi.

La lotta microbiologica invece è attualmente il metodo di intervento più utilizzato e consiste nell’impiego dell’insetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki. Per difendersi dalla processionaria non bisogna toccare e danneggiare incautamente i nidi dei bruchi sui pini e neppure i bruchi quando scendono a terra a fine inverno-primavera, perché i loro peli finissimi hanno forte potere urticante con effetti particolarmente intensi se finiscono sulle mucose di occhi, bocca e peggio ancora se inalati nelle vie respiratorie. In questi casi consultare immediatamente un medico.