Decreto trasferimento immobili: quando si applica

La legislazione italiana è ricca di decreti e conoscerli tutti è impossibile, ma informarsi e studiare, nel caso in cui dovesse riguardarci da vicino diventa fondamentale.

Per questo  motivo se siete interessati da un trasferimento immobili è bene che continuiate a leggere. Il Decreto Trasferimento Immobili è una certificazione attraverso la quale il Giudice assegnato stabilisce, dopo regolare asta giudiziaria, la proprietà sull’immobile.

Una volta che questa dichiarazione è firmata dal Giudice diviene a tutti gli effetti un atto pubblico, per cui sarà custodito in cancelleria, per permettere la fruizione a tutti gli interessati.

Per essere valido il Decreto di Trasferimento degli Immobili deve contenere diversi elementi:

  • identità del debitore e del nuovo proprietario
  • descrizione dettagliata dell’immobile in questione
  • eventuale cancellazione di pignoramenti ed ipoteche esistenti sull’immobile
  • dichiarazione di accettazione del debitore a lasciare l’immobile

Se il Decreto di Trasferimento Immobile ha tutti gli elementi su citati allora è valido per cui, una volta firmato, convalida il passaggio di proprietà.

Attenzione la firma del Giudice è fondamentale, nel caso in cui questo decidesse di non apporla l’atto non sarebbe valido.

Perché il giudice potrebbe non firmare il decreto?

Le motivazioni che spingono il Giudice e non firmare il provvedimento sono diverse. Tra le più importanti c’è la possibilità che si renda conto che il prezzo è molto più basso del valore effettivo dell’immobile. In questo caso il Giudice ha la facoltà di riaprire l’asta e di alzare il prezzo base (onde evitare che l’immobile sia nuovamente svalutato). Una volta stabilito il nuovo prezzo base si riparte con le nuove offerte.

Una seconda casistica prevede che una volta assegnato l’immobile al nuovo proprietario questo dovrà pagare la cifra concordata nei termini stabiliti. Trascorso tale periodo il Giudice ha un tempo (da due settimane a 3 mesi) per stabilire se la vendita è idonea o meno. In caso negativo può decidere di non firmare il Decreto di trasferimento.