Quando un aereo parte con puntualità significa che il viaggiatore ha assicurato un viaggio nei tempi previsti. Ma quando questa puntualità non viene mantenuta, la compagnia aerea dà vita ad una responsabilità che non deve essere sottovalutata. Ancor prima di effettuare un viaggio, ogni passeggero dovrebbe informarsi sui propri diritti in merito al rimborso biglietti aerei per ritardo. Sempre più persone infatti non sono a conoscenza dei diritti che hanno in merito e lasciano correre certe situazioni come quelle appunto del ritardo del volo. In Italia, solo il 24% dei passeggeri di voli in ritardo o cancellati fa un reclamo per chiedere il rimborso volo aereo.
Il regolamento europeo 261/2004, infatti, garantisce un risarcimento a tutti i viaggiatori che hanno dovuto sostenere un ritardo del volo di oltre 3 ore, rispetto all’orario programmato. La possibilità di chiedere un risarcimento per volo in ritardo parte dalle tre ore di attesa, e l’entità della compensazione pecuniaria per il ritardo del volo aereo dipende dalla lunghezza del viaggio. Se il ritardo del volo supera le 3 ore, è possibile richiedere alle compagnie aeree una compensazione pecuniaria fino a €600. Questo nel caso in cui il ritardo sia causato dalla compagnia.
Non è possibile avanzare richieste di risarcimento in presenza di circostanze eccezionali quali uno tsunami o altre condizioni meteorologiche estreme, in quanto questi eventi sfuggono al controllo delle compagnie aeree. Oltre le cinque ore di ritardo, è facoltà del passeggero scegliere di non partire ed ottenere il rimborso del biglietto per la parte di viaggio non utilizzata. Se tuttavia il passeggero accetta il rimborso, non può contestualmente richiedere alla compagnia aerea ulteriori mezzi di trasporto o assistenza. Per voli interni all’Unione Europea, in particolare, bisogna ricordarsi di conservare la carta d’imbarco e ogni documento che riguardi il volo che ha subito ritardo. Ti servirà al momento della richiesta di indennizzo.