Dopo decenni di lotta a favore della legalizzazione, la canapa è diventata finalmente coltivabile e commerciabile anche nello stato italiano. Sono oltre 300 i negozi, chiamati “Grow Shop”, aperti in Italia, e innumerevoli gli e-commerce online dove è possibile comprare cannabis legale. Sono negozi che si sono lanciati a capofitto in questo “nuovo” business che vanta un giro d’affari di oltre 40 milioni di Euro. Comprare cannabis legale infatti non è mai stato così semplice e questo discorso è valido anche per i suoi estratti: come l’olio di cannabis oppure gli accessori come grinder, trita erba o tritatabacco. La Cannabis Light è legale, come dicevo, se ha il THC inferiore allo 0,2% ma, siccome le piante non sono delle macchine, ma esseri viventi, è permessa un’oscillazione fino allo 0,6%.
Il THC è infatti il principio attivo della marijuana responsabile degli effetti di alterazione psichica nell’uomo, il cosiddetto “effetto sballo” che è tutt’ora illegale in Italia. Comprare cannabis legale in Italia è divenuta in breve tempo un’attività molto diffusa, una prassi che moltissimi aspettavano da tempo immemore. La vendita legale di questa pianta ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi anni e si sta espandendo a ritmi impressionanti, tanto che si stima che il valore totale del suo fatturato raggiungerà i $57 miliardi entro il 2027, secondo le stime di Arcview Market Research e BDS Analytics.
La canapa light potrebbe essere considerata proprio come un surrogato del tabacco, e qualora la vendita da parte del tabacchino non è regolamentata correttamente, si va incontro a sanzioni drastiche, compreso il ritiro della licenza da tabaccaio. A differenza della Marijuana venduta sul mercato nero, che contiene percentuali di tetraidrocannabinolo anche del 40% e che offre effetti di stordimento e ha il potere di alterare sensi e la percezione della realtà, comprare cannabis legale non è reato poiché contiene meno dello 0,6% di THC e quindi non offre effetti psicoattivi.